Sfratto per finita locazione: procedura e requisiti | Recupero Crediti Smart
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Sfratto per finita locazione - Recupero Smart

Sfratto per finita locazione: procedura e requisiti

25 / 08 / 2025 sfratto per finita locazione Alessandro Milito

Lo sfratto per finita locazione è una procedura legale con cui il proprietario di un immobile può riottenere il possesso dello stesso alla scadenza del contratto di locazione, nel caso in cui l’inquilino si rifiuti di lasciarlo in modo spontaneo.

Se hai un contratto di locazione scaduto e vuoi avviare una procedura di sfratto, questo articolo fa al caso tuo. Ti forniremo una guida completa in cui descriveremo lo sfratto per finita locazione, i requisiti e la procedura per ottenerlo.


Cos’è lo sfratto per finita locazione?

Lo sfratto per finita locazione è una procedura che si verifica quando un contratto di locazione giunge alla sua naturale scadenza e l’inquilino si rifiuta di liberare l’immobile, nonostante si stata comunicata in modo regolare la disdetta. In questa situazione, il proprietario dell’immobile ha diritto di avviare una procedura giudiziaria per ottenere il rilascio dell’immobile, procedura detta proprio “sfratto per finita locazione”.

Il procedimento è disciplinato dall’articolo 657 del Codice di Procedura Civile e rappresenta uno degli strumenti principali per tutelare i diritti del locatore quando si verifica il mancato rilascio dell’immobile da parte del conduttore. L’articolo stabilisce che il proprietario dell’immobile “può intimare lo sfratto, con la contestuale citazione per la convalida, dopo la scadenza del contratto, se, in virtù del contratto stesso o per effetto di atti o intimazioni precedenti, è esclusa la tacita riconduzione”.


Sfratto per finita locazione: i requisiti per avviare la procedura

Sono previsti dei requisiti ben definiti per poter avviare la procedura di sfratto per finita locazione, ovvero:

  1. Esistenza di un contratto di locazione: il contratto tra le parti deve essere redatto in forma scritta e regolarmente registrato.
  2. Contratto giunto a scadenza: la durata del contratto deve essere terminata, senza rinnovo automatico o accordi di proroga.
  3. Invio della disdetta: la disdetta deve essere inviata secondo i termini previsti, ovvero 6 mesi prima della scadenza per le locazioni ad uso abitativo e 12 mesi prima della scadenza per le locazioni ad uso diverso.

In assenza di questi requisiti, non potrà essere avviata la procedura di sfratto per finita locazione.


Cos’è lo sfratto per finita locazione? - Recupero smart

La procedura di sfratto per finita locazione

La procedura per mettere in atto lo sfratto per finita locazione è disciplinata dall’Art. 657 del Codice di Procedura Civile. Le fasi sono le seguenti:


1. Intimazione di sfratto

Il locatore, con il supporto di un avvocato, deve notificare all’inquilino un atto di intimazione di sfratto e la citazione per la convalida, indicando la data per l’udienza. Tra la notifica e l’udienza devono passare almeno 20 giorni.


2. Udienza di convalida

Durante l’udienza, se l’inquilino non si presenta o non si oppone, il giudice ha la possibilità di convalidare lo sfratto, definendo un termine per il rilascio dell’immobile. Se l’inquilino si oppone, il procedimento prosegue secondo il rito ordinario.

In questo caso, si aprirà una procedura giudiziaria in cui il locatore dovrà dimostrare di avere il diritto di rilascio dell’immobile, attraverso contratti e altre prove. L’inquilino può, invece, portare opporsi attraverso motivazioni concrete, come vizi contrattuali o situazioni particolari.


3. Esecuzione dello sfratto

Nel caso in cui l’inquilino non dovesse liberare l’immobile entro i termini stabiliti, il locatore può richiedere l’intervento dell’ufficiale giudiziario per procedere all’esecuzione forzata dello sfratto.

Il primo passo è la notifica della convalida di sfratto e dell’atto di precetto, con cui l’inquilino è intimato a rilasciare l’immobile entro 10 giorni.

La fase successiva è la monitoria di sgombero con una data definita. In questo caso, l’inquilino può evitare l’esecuzione forzata cercando di risolvere la controversia in modo bonario.

Se, al termine del periodo, l’immobile risulta ancora occupato, si procederà con l’esecuzione forzata da parte dell’ufficiale giudiziario e con l’eventuale intervento delle forze dell’ordine, rispettando le modalità previste dalla legge.


È importante agire tempestivamente e secondo i termini stabiliti dalla legge. Un ritardo con l’avvio delle procedure potrebbe portare a problematiche e a spese aggiuntive per il processo.

L’inquilino ha diritto di opporsi allo sfratto durante l’udienza di convalida, presentando motivi validi e documentati. In questo caso, il giudice valuterà la fondatezza dell’opposizione e potrà disporre ulteriori udienze per esaminare nuovamente la questione.


Sfratto per finita locazione: le tempistiche della procedura

Le tempistiche per concludere la procedura di sfratto per finita locazione e ottenere nuovamente il possesso dell’immobile possono variare in base alle specificità del caso in questione.

Solitamente, la procedura è più rapida rispetto al giudizio ordinario e ha una durata simile a quella dello sfratto per morosità. Normalmente sono necessari tra 3-6 mesi per concludere le procedure, anche se la presenza di situazioni particolari, come inquilino appartenenti a categorie protette, oppure richieste di proroga, potrebbero dilatare le tempistiche.

Inoltre, vizi procedurali, mancate comunicazioni delle scadenze e documenti incompleti, potrebbero ulteriormente prolungare il processo.


Sfratto per finita locazione: le tempistiche della procedura - Recupero smart

Sfratto per finita locazione: l’indennità di occupazione

Un’ulteriore forma di tutela per il proprietario dell’immobile è l’indennità di occupazione, con cui è possibile ottenere il risarcimento dei danni causati dal ritardo nella riconsegna dell’immobile. Dopo la scadenza, infatti, il proprietario avrebbe potuto mettere a disposizione di altre persone l’immobile e, per questo motivo, ha diritto ad un risarcimento per non aver potuto disporre dell’immobile stesso.

Solitamente la somma equivale al canone di locazione precedentemente stabilito. L’indennità di occupazione può essere richiesta assieme allo sfratto per finita locazione, oppure successivamente attraverso un decreto ingiuntivo.


La licenza per finita locazione

Un’alternativa allo sfratto per finita locazione è la licenza per finita locazione. Si tratta di un istituto giuridico previsto dall’ordinamento italiano e disciplinato dall’articolo 657 del Codice di Procedura Civile., con cui è possibile ottenere un provvedimento giudiziario per il rilascio dell’immobile da eseguire alla scadenza del contratto, nel caso in cui l’inquilino si rifiuti di liberarlo spontaneamente.

A differenza dello sfratto per finita locazione, che deve essere intimato dopo la scadenza del contratto, la licenza per finita locazione viene notificata prima della scadenza. L’obiettivo è quello di proteggersi preventivamente in caso di mancato rilascio dell’immobile.

In presenza delle condizioni previste dalla legge, la licenza per finita locazione è un’ottima alternativa allo sfratto per finita locazione, che si può mettere in atto quando si sospetta che l’inquilino si rifiuterà di lasciare l’immobile. Ciò consente di accorciare i tempi necessari per concludere le procedure quando il contratto scadrà.


La licenza per finita locazione - Recupero smart

Sfratto per finita locazione: conclusioni

Lo sfratto per finita locazione è uno strumento legale che tutela i diritti del proprietario dell’immobile al termine di un contratto di locazione. Seguire correttamente la procedura prevista della legge è fondamentale per garantire una risoluzione del caso efficace e che tuteli entrambe le parti.

Per farlo è importante affidarsi a degli esperti nel recupero dei crediti e nella gestione dei crediti, in modo da garantire il successo della procedura. Scopri come possiamo aiutarti con il servizio Sfratto Facile.


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