Hai un’azienda e crediti non riscossi? Siamo qui per te.
Non offriamo servizi a privati o debitori.
Uno degli obiettivi principali per gli imprenditori è chiaramente quello di aumentare il proprio volume d’affari. Nuovi clienti, investimenti strategici, maggiori commesse e volumi, che di conseguenza dovrebbero portare ad un aumento del fatturato.
Tuttavia, esiste un rischio che spesso viene sottovalutato dalle imprese, che spesso si concentrano solamente sulla chiusura delle trattative, ovvero il rischio di insoluti, direttamente collegato alla qualità dei crediti che vengono concessi ai clienti.
Ecco un dato che ogni imprenditore dovrebbe conoscere: entro la fine del 2025, oltre il 40% delle imprese avrà almeno un insoluto rilevante. Nonostante il 2025 sia quasi giunto al termine, questa tendenza dovrebbe proseguire anche nel 2026, in base ai dati dell’Allianz Trade Report.
Questa situazione è una conseguenza naturale di un mercato che sta diventando sempre più fragile e imprevedibile, specialmente a causa delle situazioni geopolitiche ed economiche che si sono verificate negli ultimi anni.
I crediti insoluti rappresentano un rischio importante per le imprese. I mancati pagamenti causano problemi a livello di liquidità e una cattiva gestione degli insoluti a fine anno porta ad ulteriori spese a livello fiscale. Per saperne di più, leggi il nostro articolo sulla pulizia del bilancio di fine anno e la gestione degli insoluti.
Vediamo alcuni dati da tenere in considerazione durante la gestione dei crediti della propria organizzazione e quali strumenti possono essere sfruttati per ridurre al minimo il rischio di insoluti.
Il 2025 ha evidenziato alcuni segnali che indicano una situazione non particolarmente rosea per le imprese italiane. Ecco alcuni dei numeri che sono stati registrati:
Tutto ciò che abbiamo detto finora indica che le imprese non hanno difficoltà a trovare lavoro, ma hanno spesso difficoltà nell’incassare le somme dovute dai propri clienti. Al contempo, probabilmente a causa della situazione economico finanziaria globale poco stabile (a causa, ad esempio, dei dazi imposti dagli Stati Uniti), i clienti richiedono termini di pagamenti più lunghi e spesso si trovano a pagare in ritardo.
Un cliente che oggi potrebbe sembrare solido potrebbe trasformarsi in poco tempo in un cliente rischioso. Queste situazioni possono causare un effetto a catena che rischia di colpire sempre più imprese.
Un rivenditore che non riceve un pagamento da un cliente o lo riceve in ritardo, avrà maggiori difficoltà a pagare il fornitore e dovrà fare sempre più affidamento a strumenti come l’anticipo fatture o il fido di cassa. L’uso eccessivo di questi strumenti, unito agli eventuali crediti insoluti che si accumulano all’interno del bilancio, può portare a gravi difficoltà e livello economico finanziario e mettere a rischio il rapporto con gli istituti di credito.
Ogni azienda avrà almeno un cliente che diventerà critico nei prossimi 12 mesi. La vera differenza sta nel momento in cui ci si accorge di questo problema.
Valutare i clienti con cui si lavora e comprendere i rischi a cui la propria azienda va incontro prima di chiudere un contratto, consente di limitare notevolmente i rischi, definendo soluzioni e termini di pagamenti per coprire il rischio.
Accorgersi del rischio del cliente dopo aver inviato la fattura, o quando questa è scaduto, può portare a conseguenze disastrose.
Oggi, più del 52% delle imprese italiane scopre le difficoltà finanziarie dei propri clienti solo dopo il mancato pagamento. In sostanza, molte delle decisioni commerciali vengono prese senza una reale comprensione e valutazione del rischio.
Affidarsi solo alle sensazioni e alla storicità di un cliente non è più abbastanza. Bisogna al contrario sfruttare strumenti predittivi e concreti, in grado di evidenziare chiaramente situazioni di rischio.
Diventa perciò fondamentale comprendere quali clienti sono realmente affidabili e quali si trovano in una situazione in peggioramento, chi ha tensioni di cassa crescenti ed è a rischio per i prossimi mesi. In sintesi, a quali clienti concedere fiducia e a quali prestare più attenzione.
Queste analisi devono basarsi su fonti solide e aggiornate, come ad esempio:
Gli strumenti perfetti per effettuare queste tipologie di analisi sono le informazioni commerciali. Si tratta di dati e informazioni raccolti dal registro delle imprese e da altre fonti che consentono di valutare l’affidabilità di clienti e partner commerciali. Alcuni dei dati presi in considerazione sono il rating, il credit score, il fido commerciale, la solvibilità e l’elenco affidamenti.
Attraverso documenti, bilanci e report è possibile capire rapidamente se una vendita rappresenta un’opportunità commerciale reale o se potrebbe rappresentare un futuro problema legati a mancati pagamenti o pagamenti ritardati.
Nel caso in cui si riesca ad individuare un cliente a rischio, si può decidere di non proseguire con la transazione commerciale. Un’altra soluzione per ridurre il rischio può essere quella di inserire termini contrattuali vantaggiosi, ad esempio con scadenze inferiori o con un anticipo della somma totale.
Oltre a questo, è fondamentale monitorare costantemente i propri crediti, inviando dei reminder automatici quando si avvicinano le scadenze di pagamento. Per fare ciò uno strumento fondamentale è un software per la gestione dei crediti come H-reminder.
Infine, nel caso di mancati pagamenti, è necessario dotarsi di una struttura in grado di intervenire attraverso le operazioni di recupero crediti stragiudiziale, inviando solleciti di pagamento ed intavolando trattative con il cliente. In questo caso, affidarsi ad una società di gestione e recupero dei crediti è sempre la soluzione migliore.
Conoscere in anticipo l’affidabilità dei propri clienti e mettere in atto una corretta politica di gestione dei crediti permette di evitare problemi che potrebbero presentarsi in futuro.
Il 2025 ha mostrato alcuni segnali che potrebbero indicare una situazione di rischio per le imprese. La situazione geopolitica ed economica, le guerre e i dazi imposti dagli Stati Uniti fanno pensare che anche il 2026 possa essere un anno delicato.
Gestire la propria impresa essendo a conoscenza dei rischi legati ai mancati pagamenti o ai pagamenti ritardati è di fondamentale importanza per la sopravvivenza nel medio lungo e anche nel breve periodo. Una mancanza di liquidità nel breve può, infatti, portare a conseguenze disastrose, costringendo a rivedere i propri piani di sviluppo e investimento.
Affidarsi ad una società di recupero e gestione dei crediti ti offrirà informazioni utili per comprendere quali clienti possono rappresentare un rischio per la tua società, fornendo strumenti per gestire al meglio eventuali problemi nei pagamenti.
Se sei alla ricerca di un partner in grado di offrirti consulenza su queste materie, affidati a Recupero Smart. I nostri consulenti ti offriranno le informazioni di cui hai bisogno e sapranno indicarti la strada migliore da proseguire.
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