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Fatture insolute - Recupero Smart

Fatture insolute: come recuperarle


Le fatture insolute rappresentano una criticità che molte aziende si trovano a dover gestire per tutelare la propria liquidità e operatività.

Molti imprenditori e liberi professionisti si trovano impreparati di fronte al mancato pagamento di una fattura e il periodo economico in cui ci troviamo rende sempre più diffuse situazioni di questo tipo. Infatti, potrebbe capitare che nuovi clienti, ma anche soggetti che solitamente sono puntuali nei pagamenti, possano trovarsi in un momento di difficoltà economica in cui faticano a pagare i propri debiti come hanno sempre fatto.

Per questo motivo è importante sapere come comportarsi nel caso di fatture non pagate, capendo quando conviene attendere il pagamento o quando è meglio agire con le attività di recupero crediti.

Le fatture insolute nascondono molti rischi e, in situazioni estreme, possono portare a situazioni di insolvenza anche per l’azienda creditrice. Questo vale soprattutto per le PMI, che sono particolarmente esposte a queste tipologie di rischi legati all’insolvenza.

Inoltre, un accumulo di fatture insolute può creare un circolo vizioso. Un’azienda creditrice alla quale non vengono pagate le fatture, potrebbe finire per non avere sufficienti fondi per coprire le proprie obbligazioni, diventando a sua volta debitrice.

La gestione delle fatture insolute richiede una serie di azioni da mettere in atto, sia per prevenire il rischio di insoluto, che per agire tempestivamente nel caso di mancati pagamenti.

In questa guida forniremo alcuni consigli su come comportarsi per gestire al meglio le fatture insolute, descrivendo inoltre come agire nel caso in cui sia necessario agire con le azioni di recupero crediti stragiudiziale e, se dovesse essere necessario, con quelle di recupero crediti giudiziale.


Fatture insolute: cosa sono

La fattura è definita come un documento fiscale obbligatorio che ha lo scopo di attestare lo scambio di beni, servizi o una prestazione professionale e attribuisce l’obbligo al pagamento.

Con il termine fatture insolute, si identificano tutte quelle fatture che non sono state pagate entro i termini di pagamento definiti dal contratto. Definire in modo chiaro quali sono le fatture insolute, è un presupposto fondamentale per poterle gestire in modo efficace.

Partendo da questa definizione, diventa infatti possibile avere una visione generale delle diverse tipologie di fatture, identificando quali sono da considerare a rischio e quali invece rappresentano dei semplici ritardi fisiologici legati a condizioni particolari.

I crediti insoluti e le fatture non pagate rappresentano una delle cause principali di una crisi di liquidità, in cui l’azienda fatica a pagare dipendenti, venditori e fornitori.

Attraverso la fattura è possibile avviare le azioni di recupero crediti. Tuttavia, questa può essere contestata da parte del debitore, trattandosi di un documento a produzione unilaterale.

Per questo motivo è importante sottoscrivere, oltre alla fattura, un contratto che contiene i dettagli della prestazione professionale, i termini di pagamento e l’importo dovuto. In questo modo è possibile agire tempestivamente, evitando che le fatture insolute cadano in prescrizione.


Fatture insolute - Recupero Smart

Fatture insolute: come agire per recuperare il credito

Il primo passo per recuperare i crediti derivanti da fatture insolute è l’invio di un sollecito di pagamento e l’avvio delle operazioni di recupero crediti stragiudiziale. I solleciti di pagamento compiuto da esperti del recupero credito, possono includere solleciti telefonici, visite al domicilio o alla sede aziendale e lettere di sollecito.

La lettera di sollecito è un documento che sollecita il cliente al pagamento della fattura insoluta e include i dati identificativi del debitore, la data, l’importo e informazioni sulla fattura. Il sollecito tramite PEC o tramite raccomandata è inoltre utile per dimostrate di aver richiesto formalmente il pagamento secondo le tempistiche previste dalla legge.

È possibile inviare fino a 3 lettere di sollecito. La terza lettera deve avere carattere più incisivo, attraverso la firma di un legale e riportando la possibilità di ricorrere a vie legali, nel caso in cui il debito non venga saldato.

Se il cliente ha comunque difficoltà a pagare il debito, è possibile trovare una soluzione che metta d’accordo entrambe le parti. Una soluzione molto diffusa è quella del piano di rientro, con cui viene trovato un accordo tra l’impresa creditrice e il debitore in cui si stabilisce la rateizzazione del debito.

In questo modo il debitore potrà restituire debito a rate, l’impresa creditrice avrà la possibilità di ottenere la somma che gli spetta e il rapporto commerciale tra le parti sarà comunque tutelato.

Può accadere che, nonostante i solleciti di pagamento inviati, il debitore decida di non pagare le fatture insolute. In questo caso sarà necessario valutare se conviene o meno avviare le procedure di recupero crediti giudiziale.

Valutando i beni in possesso del debitore si valuterà poi la possibilità di procedere con il pignoramento dei beni .


Fatture insolute: come tutelarsi

L’obiettivo del recupero crediti non è solamente quello di agire nel caso di mancati pagamenti, ma è soprattutto quello di prevenire le situazioni di mancati pagamenti, riducendo il rischio che si presentino fatture insolute e salvaguardando la liquidità dell’azienda.

Esistono diversi strumenti che permettono di agire a monte per prevenire questo rischio.

Uno di questi sono le informazioni commerciali, ovvero dei documenti estratti dal registro delle imprese e da altre fonti che permettono di valutare l’affidabilità di un cliente o di un partner commerciale. Questa valutazione tiene conto di diversi elementi, come il credit score, il rating, il fido commerciale, la solvibilità e altri documenti contabili e finanziari.

In questo modo un’azienda avrà la possibilità di valutare quanto convenga stringere rapporti commerciali con determinati soggetti, basandosi su dati e informazioni affidabili. Di conseguenza, selezionando clienti più affidabili, si potrà ridurre il rischio di insoluto e la necessità di intervenire successivamente con le operazioni di recupero credito.

Un altro strumento fondamentale che ogni azienda dovrebbe possedere, è un software per la gestione del credito e il monitoraggio delle fatture. Il software H-Reminder offerto da Recupero Smart permette di ottenere una gestione e 360 gradi di tutti i crediti aziendali, dall’emissione della fattura fino all’incasso.

Il software invierà degli alert prima della scadenza della fattura e nel caso di mancato pagamento, indicando la necessità di intervenire con solleciti al cliente e, se necessario, con le successive azioni di recupero.

Dobbiamo infatti ricordare che uno dei fattori che determina il successo di un’azione di recupero crediti è la tempestività. Prima si agisce e maggiori saranno le probabilità di ottenere il pagamento della fattura, evitando inoltre il rischio che il credito cada in prescrizione.


Leggi i contenuti del nostro blog sul recupero crediti per sapere come gestire al meglio i crediti della tua azienda:


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