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Avvocato recupero crediti - Recupero Smart

Avvocato recupero crediti: chi è e cosa fa


Chi è l’avvocato recupero crediti?

In breve: l’avvocato recupero crediti è la figura professionale che supporta le imprese nel recupero crediti giudiziale, con l’obiettivo di minimizzare le spese e massimizzare gli importi recuperati.

Più nel dettaglio possiamo definire l’avvocato recupero crediti come un professionista, iscritto all’Ordine degli Avvocati e abilitato alla professione, specializzato nelle operazioni di recupero crediti giudiziale per le imprese e per i privati.

Il recupero crediti è un’operazione attraverso cui si mira ad ottenere il pagamento di quanto dovuto da parte del debitore. È necessario fare affidamento al recupero crediti quando, ad esempio, un’azienda ha venduto dei beni o servizi che non sono stati pagati, oppure quando un professionista (come un avvocato, un medico o un commercialista) non ha ricevuto il pagamento di una parcella.

Noi di Recupero Smart, che ci occupiamo sia di recupero crediti stragiudiziale che di recupero crediti giudiziale, abbiamo avuto, negli anni, contatti con svariati Studi Legali e Avvocati per il Recupero Crediti.

I nostri partner sono stati attentamente selezionati per garantire, anche nei procedimenti giudiziali e nella consulenza legale, la minimizzazione delle spese legali per recuperare il credito dal debitore e delle tempistiche di gestione.

Per noi di Recupero Smart è fondamentale supportare i nostri clienti nel limitare i costi relativi al recupero crediti, offrendo prima il servizio di recupero crediti stragiudiziale e poi il servizio di verifica patrimoniale, per valutare se il debitore ha beni pignorabili.

Vediamo insieme quale è il nostro processo per il recupero crediti giudiziale, dove si inserisce la figura dell’avvocato recupero crediti e come possiamo aiutarti a recuperare il tuo credito.


Avvocato recupero crediti: quale è il suo ruolo nel recupero stragiudiziale

Il recupero credito stragiudiziale è solitamente un’operazione effettuata da agenzie specializzate e non da un avvocato recupero crediti.

Questo perché un avvocato può mettere il cliente debitore in contropiede e sulla difensiva, azioni che dobbiamo evitare assolutamente se speriamo di mantenere il rapporto commerciale e/o ottenere un piano di rientro che permette alla tua azienda di recuperare tutto il tuo credito.

Questo non significa che un avvocato non è mai utile nel recupero crediti stragiudiziale. Se il cliente si dimostra indeciso, prima di trasformare la pratica in una di recupero giudiziale potrebbe essere utile far effettuare alcuni tentativi stragiudiziali da un avvocato recupero crediti specializzato.


Avvocato recupero crediti: quando procedere con il recupero giudiziale

Ma quando procedere con il recupero crediti giudiziale? Come capire se il recupero stragiudiziale ha fatto il suo corso e il credito è diventato difficilmente recuperare?

Ecco che entra in gioco l’analisi di solvibilità: tramite un’analisi approfondita dei beni patrimoniali del debitore potrai scoprire se esiste la possibilità, tramite un’azione giudiziale, di recuperare il tuo credito.

Se esistono dei beni pignorabili è possibile procedere al recupero crediti giudiziale con un’ottica di recupero, che permetterà di effettuare appunto azioni di pignoramento per recuperare il credito.

Se non esistono dei beni pignorabili si può scegliere di aspettare a procedere con il recupero, oppure effettuare una procedura di corretta messa a perdita, per rimuovere i crediti dal bilancio aziendale.

Per tutti i crediti superiori a 5.000 euro è necessario, per legge, prima della messa a mora, svolgere due o più pignoramenti per poter operare correttamente ed ottenere i benefici fiscali previsti dalla legge.


Avvocato recupero crediti: quale è il suo ruolo nel recupero giudiziale

L’avvocato recupero crediti ha ovviamente un ruolo fondamentale nel recupero credito giudiziale: è infatti la figura fondamentale, che si occupa di tutta la gestione legale della pratica.

Dalla redazione dei primi atti giudiziari al pignoramento, il giusto avvocato recupero crediti segue l’impresa a 360 gradi, riducendo il più possibile gli oneri legali e rendendo il processo di recupero giudiziale il più veloce possibile.

Ma esattamente come interviene l’avvocato nel processo di recupero crediti giudiziale?


L’avvocato recupero crediti verifica la certezza del credito

Insieme ai recuperatori specializzati di Recupero Smart i nostri partner avvocati verificano la certezza del credito, ovvero verificano che il credito sia certo, liquido ed esigibile.

Cosa significa? In primo luogo è necessario verificare che il debitore e il creditore siano legati da un rapporto giuridico: ad esempio, se il creditore ha un contratto firmato è necessario verificare che il contratto sia valido e che la merce sia stata consegnata con una bolla firmata.

L’avvocato recupero crediti quindi verifica che l’azienda creditrice abbia documenti (contratti, fatture, fatture elettroniche) che permettano di provare alla Corte che il credito esiste ed è esigibile.


La diffida: il primo step nel recupero crediti giudiziale

Effettuata la verifica del credito l’avvocato per recupero crediti procede con l’effettiva richiesta di pagamento, chiamata diffida. La diffida non è altro che una lettera formale, inviata da uno Studio Legale, che chiede al debitore di saldare il debito prima di passare effettivamente alle vie legali.

Lo scopo della diffida è spingere il debitore a saldare il debito prima di passare e alla procedura esecutiva, che può rappresentare un costo per l’azienda creditrice.


Avvocato recupero crediti e il pignoramento dei beni

L’obiettivo delle azioni di recupero crediti è quello di recuperare i crediti nel minor tempo possibile, tutelando il rapporto tra creditore e debitore ed individuando la migliora soluzione possibile per entrambe le parti.

L’ideale sarebbe risolvere la controversia attraverso le azioni di recupero crediti stragiudiziale, cercando perciò di risolvere la questione evitando l’intervento delle autorità giudiziarie, utilizzando il sollecito di pagamento nei confronti del debitore e l’invio di una lettera di diffida da parte del legale.

La soluzione che spesso mette d’accordo le parti è quella del piano di rientro, con cui il debitore è in grado di restituire quanto dovuto a rate.

Tuttavia, in certi casi questo non è abbastanza ed è necessarie intervenire mettendo in atto operazioni di recupero crediti giudiziale con il supporto di un avvocato recupero crediti.

Dopo che il creditore ha ottenuto un titolo esecutivo, ovvero un provvedimento da parte delle autorità che accerta il diritto di essere pagati, il creditore può far valere il suo diritto attraverso un procedimento di esecuzione forzata.

Attraverso il pignoramento, parte del patrimonio del debitore entra nella disponibilità del creditore.

Il pignoramento può essere effettuato su beni differenti e a seconda dei beni da aggredire si avrà una disciplina differente. I beni aggredibili attraverso il pignoramento sono i seguenti:

  • Beni mobili (automobili, oggetti, strumenti, opere d’arte)
  • Beni immobili
  • Pensioni, stipendi o somme depositate su libretti o conti correnti
  • Altri beni che siano nella disponibilità di una persona diversa dal debitore

Ricordiamo che lo stipendio e le altre forme d’indennità da lavoro, possono essere pignorate fino a un quinto, mentre la pensione e le indennità sostitutive non possono essere pignorate per un ammontare che corrisponde alla misura massima mensile dell’assegno sociale aumentato della metà.


Avvocato recupero crediti: verifica del credito

Prima di avviare il recupero crediti giudiziale, sarà necessario verificare che il credito sia certo, liquido ed esigibile.

Per verificare la certezza del credito, è necessario accertarsi della sua esistenza, come indicato dall’articolo 474 del codice di procedura civile. Per fare ciò è necessario mettere in evidenza gli elementi oggettivi e soggettivi del credito.

I primi indicano la natura del credito, mentre i secondi indicano quali sono i soggetti creditori e quali quelli debitori.

La certezza del credito può ad esempio essere dimostrata attraverso una sentenza, un contratto o un titolo di credito.

Si parla invece di liquidità del credito quando esso è determinato nel suo importo. Il creditore, perciò, non dovrà solamente dimostrare l’esistenza del credito, ma dovrà anche indicare l’esatto ammontare dello stesso.

Un ulteriore requisito per permettere all’avvocato recupero crediti di procedere è l’esigibilità del credito.

Per esigibilità del credito si intende il momento in cui il creditore ha il diritto di richiedere il pagamento delle somme che gli spettano. In altre parole, quando un credito diventa esigibile il creditore ha il diritto legale di richiedere il pagamento del debito.

Il momento esatto in cui il credito diventa esigibile, dipende dalla tipologia di obbligazione e dalle condizioni pattuite tra le parti. In generale, questa condizione di verifica ad una specifica data di scadenza, alla scadenza del termine prestabilito e al verificarsi di determinate condizioni.


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