Decreto ingiuntivo: quali sono le tempistiche per ottenerlo | Recupero Crediti Smart
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Decreto ingiuntivo: quali sono le tempistiche - Recupero Smart

Decreto ingiuntivo: quali sono le tempistiche per ottenerlo

15 / 01 / 2025 decreto ingiuntivo tempi Alessandro Milito

Il decreto ingiuntivo è uno degli strumenti legali più efficaci a disposizione di chi deve recuperare un credito. Previsto dal Codice di Procedura Civile, si tratta di una procedura giudiziaria semplificata che consente al creditore di ottenere un’ingiunzione di pagamento nei confronti del debitore, obbligando il debitore a saldare il credito entro un certo termine.

Nei processi di recupero crediti, si cerca sempre di risolvere la controversia attraverso le operazioni di recupero crediti stragiudiziale, più veloci e meno costose rispetto a quelle giudiziale. Tuttavia, in certe situazioni diventa necessario affidarsi alle autorità giudiziarie, emettendo proprio un decreto ingiuntivo.

Ma quali sono le tempistiche di un decreto ingiuntivo e entro quanto tempo si potrà ottenere il proprio credito? In questo articolo cercheremo di rispondere a queste domande.

Se vuoi approfondire le caratteristiche del decreto ingiuntivo, leggi il nostro articolo: Decreto ingiuntivo: cos’è e come viene utilizzato nel recupero crediti.


Cos’è un decreto ingiuntivo

Il decreto ingiuntivo, o ingiunzione di pagamento, è un provvedimento emesso dal giudice su richiesta di un creditore che dimostra di vantare un diritto di credito certo, liquido ed esigibile. Si tratta di una procedura speciale prevista dal Codice di Procedura Civile italiano, volta ad ottenere rapidamente un’ingiunzione che imponga al debitore il pagamento di una somma di denaro, la consegna di determinati beni o l’adempimento di una prestazione.

Questo strumento è particolarmente utile per tutelare i crediti in situazioni in cui il credito è supportato da prove scritte, come fatture, contratti o assegni, riducendo i tempi e i costi rispetto ad un giudizio ordinario. Una volta notificato il decreto, il debitore ha un termine per opporsi e, in mancanza di opposizione, il decreto diventa esecutivo, permettendo al creditore di procedere con il recupero coattivo del credito, solitamente attraverso le procedure di pignoramento.

Nonostante i tempi siano ridotti rispetto al giudizio ordinario, i tempi necessari per ottenere il credito sono comunque maggiori rispetto alle procedure stragiudiziali. Proprio per questo motivo, risulta comunque vantaggioso risolvere la controversia attraverso le azioni di recupero crediti stragiudiziale, intervenendo attraverso solleciti di pagamento e trovando una soluzione che sia vantaggiosa per entrambe le parti.

L’ottenimento di un decreto ingiuntivo potrebbe, infatti, richiedere anche mesi, ai quali vanno aggiunti i 40 giorni in successivi alla notifica dello stesso in cui il debitore può impugnare il decreto (contestarne le ragioni).

Va anche tenute in considerazione che, in certi casi, a causa delle tempistiche e dei costi, potrebbe essere poco vantaggioso avviare un’ingiunzione di pagamento. Inoltre, nel caso in cui il debitore non abbia alcun bene pignorabile, anche attraverso un decreto ingiuntivo non sarebbe possibile ottenere il credito, rendendo inutili le risorse spese fino a quel momento.

Oltre a questo, per importi fino a 10.000€ è necessario affidarsi ad un giudice di pace. In questo caso, i tempi potrebbero allungarsi ulteriormente non essendo ancora presente una procedura digitalizzata.


Cos’è un decreto ingiuntivo - Recupero smart

Le tempistiche di un decreto ingiuntivo

Come abbiamo già anticipato, i tempi necessari per ottenere un decreto ingiuntivo sono più brevi rispetto a quelli del procedimento ordinario. La soluzione ideale nel recupero crediti è in ogni caso quella di ottenere il credito attraverso le procedure stragiudiziali, che richiedono meno tempo e meno risorse economiche.

Ora vediamo nel dettaglio le tempistiche necessarie per ottenere un decreto ingiuntivo e per avviare il processo di pignoramento dei beni del debitore.

Prima di avviare le procedure necessarie per ottenere un decreto ingiuntivo, il creditore deve far inviare una lettera di messa in mora al debitore, come previsto dall’articolo 1219 c.p.c., con cui si intima l’adempimento dell’obbligazione entro 15 giorni. In caso di mancato adempimento, il creditore, dopo aver verificato la presenza di condizioni vantaggiose, procederà con le procedure giudiziarie.

Dopo la presentazione del decreto da parte del creditore, il giudice, valutate le prove documentali e l’effettiva esistenza del credito (che deve essere certo, liquido ed esigibile), può emettere il decreto, solitamente nel giro di alcune settimane. La tempistica non è determinabile essendoci molti fattori che possono intervenire ed allungare le tempistiche di rilascio. Dopo aver ottenuto il decreto ingiuntivo, il creditore dovrà notificarlo al debitore entro 60 giorni, mentre il creditore ha a disposizione 40 giorni dalla ricezione della notifica per presentare un’eventuale opposizione.

Se il debitore presenta opposizione entro il termine prestabilito, il giudice andrà a valutare le ragioni di entrambe le parti e potrebbe decidere di revocare l’ingiunzione di pagamento, avviando il processo civile per risolvere la controversia. In questo caso, le tempistiche necessarie per recuperare il credito potrebbero allungarsi notevolmente.

In caso di mancata presentazione di un’opposizione, il decreto diventerà esecutivo, consentendo di avviare il recupero forzoso dei beni.

È importante considerare che eventuali ritardi possono derivare dalla complessità del caso, dalla congestione degli uffici giudiziari o dall’avvio di un processo civile in seguito all’opposizione del debitore.

Quando il decreto viene notificato, questo ha una validità di 10 anni, con la possibilità di interrompere la scadenza e farlo decorrere da capo.


Le tempistiche di un decreto ingiuntivo - Recupero smart

Cosa succede dopo l’emanazione del decreto ingiuntivo?

Dopo aver ottenuto un decreto ingiuntivo, le conseguenze principali possono essere tre.

Il primo caso è il pagamento del debito. In questo caso, il debitore deciderà di saldare il debito entro i termini previsti (entro i 40 giorni), pagando le spese aggiuntive legate alla messa in mora e al processo di ingiunzione.

In questo caso, si possono trovare delle soluzioni vantaggiose per entrambi, come un pagamento rateale o il saldo e stralcio. In quest’ultimo caso, il debitore accetta di pagare una somma inferiore rispetto a quella prevista inizialmente e il creditore ritira qualsiasi pretesa antecedente.

Il debitore potrà decidere di opporsi al decreto, avviando un processo ordinario in cui il giudice valuterà entrambe le posizioni.

Infine, nel caso in cui il debitore decida di non pagare il proprio debito, il creditore potrà procedere con l’atto di precetto e le successive azioni di pignoramento. Queste hanno l’obiettivo di ottenere il credito attraverso l’espropriazione forzata dei beni del debitore.


Cosa succede dopo l’emanazione del decreto ingiuntivo? - Recupero smart

Tempistiche del decreto ingiuntivo: conclusioni

Il decreto ingiuntivo è uno strumento fondamentale per il recupero crediti. Tuttavia, le tempistiche per ottenerlo possono essere lunghe, specialmente se il debitore decide di opporsi.

Nel recupero crediti, la soluzione ideale è sempre quella di recuperare il credito attraverso le procedure stragiudiziali. Se si ha intenzione di avviare delle procedure giudiziarie, con l’obiettivo di pignorare i beni del debitore, è fondamentale valutare attentamente il caso, le caratteristiche del credito e la situazione economico finanziaria del debitore.

Per farlo è cruciale affidarsi a dei consulenti esperti nel campo del recupero crediti, che potranno consigliarti la miglior strada da percorrere.


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